L’acquisto più gettonato di Natale è stata la lavasciuga: ma conviene davvero?

Dopo vestiti e dispositivi tecnologici, gli elettrodomestici hanno dominato le scelte di regali natalizi, con la lavasciuga in evidenza per la sua versatilità nell’unire le funzioni di lavatrice e asciugatrice. Questa soluzione non solo offre un risparmio di spazio, ma anche vantaggi economici apparenti.

Inizialmente, il costo di una lavasciuga, mediamente tra 600 e 700 euro, sembra più conveniente rispetto all’acquisto separato di lavatrice e asciugatrice per un totale di circa 800 euro. Tuttavia, i consumi energetici dipendono dalla tecnologia impiegata.

Mentre la lavasciuga consuma più energia, soprattutto nella fase di asciugatura, grazie all’uso diretto di un elemento riscaldante, una lavatrice e un’asciugatrice separate sfruttano una pompa di calore, riducendo i costi energetici. La capacità di carico inferiore della lavasciuga implica inoltre un aumento dei cicli, comportando ulteriori consumi.

Stime indicano che una lavasciuga richiede in media 4,5 kWh per un ciclo completo, mentre lavatrice e asciugatrice separate consumano 2,5 kWh. Con un costo medio dell’energia di 0,22 euro/kWh, la lavasciuga costa circa 0,99 euro a ciclo, mentre l’alternativa separata si attesta a circa 0,55 euro. Su base annuale, con due cicli a settimana, la lavasciuga raggiunge circa 103 euro, mentre lavatrice e asciugatrice totalizzano 57 euro. La differenza di costo iniziale si annulla in circa quattro anni, rendendo la lavasciuga successivamente più costosa. Per chi mira a risparmiare sulla bolletta, consigliamo la lettura dell’articolo: “Risparmiare un botto sulla bolletta con l’alternativa ai pannelli solari”.