Sale il livello di occupazione dei pazienti Covid in ospedale: a segnalarlo il consueto monitoraggio effettuato dall’Iss e dal Ministero della Salute.
Nuovo aggiornamento sull’andamento dell’epidemia da Covid-19 in Italia. A fornirlo, come di consueto, è stato l’Istituto Superiore di Sanità che ha pubblicato questa mattina il monitoraggio settimanale effettuato in collaborazione con il Ministero della Salute.
Dal report si evince il calo dell’incidenza dei casi e dell’indice Rt, ma risultano essere in aumento i ricoveri ospedalieri sia in area medica che in terapia intensiva. Quattro regioni, inoltre, sono state classificate a rischio alto.
La morsa del coronavirus non allenta la presa sul nostro Paese. Ad oltre due anni di distanza dall’inizio dell’epidemia si registrano numeri in aumento, ma assolutamente non paragonabili a quelli dei mesi precedenti.
Stamane un nuovo aggiornamento arriva dal monitoraggio settimanale della Cabina di Regia, pubblicato sul sito dell’Iss. Dalla nota degli esperti emerge il calo dell’incidenza dei casi che passa dai 1.158 ogni 100mila abitanti della precedente rilevazione a 977 ogni 100mila abitanti. In discesa, ma ancora oltre la soglia epidemica, anche l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici pari a 1,23 (range 1,16-1,33) rispetto all’1,34 di sette giorni fa. Scende da 1,15 ad 1 l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero.
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Per quanto concerne i ricoveri in ospedale, invece, si è registrata una crescita. Nei reparti di terapia intensiva, si legge nella nota, il livello di occupazione dei pazienti Covid è salito dal 3,9 al 4,1%, mentre il tasso in area medica si è attestato al 17,1% rispetto al 15,8% della scorsa settimana.
Il report segnala anche il livello di rischio in cui sono collocate le Regioni/Province Autonome del nostro Paese. Nel dettaglio, quattro sono classificate ad alto rischio, tre delle quali per via delle molteplici allerte di resilienza rilevate e l’altra per non aver raggiunto la soglia minima di qualità dei dati trasmessi all’Istituto. Altre tre sono state collocate nella fascia di rischio bassa, mentre le restanti quattordici sono considerate a rischio moderato, ma cinque di queste sono ad alta probabilità di progressione.
L’Iss segnala, infine, che dodici Regioni/Province Autonome riportano almeno una allerta di resilienza, quattro delle quali ne riportano molteplici.
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