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Economia

Scadenza saldo IVA marzo 2022

Published by
Giulia Pettinari

La scadenza per per il versamento del saldo Iva 2022 è sempre più vicina. Tenete presente la data del 16 marzo, giorno ultimo per l’imposta che viene versata ogni anno a seconda della dichiarazione dei redditi. Vediamo come pagare ed eventualmente come rateizzare quest’imposta.

Il Saldo Iva può essere pagato, scegliendo 2 modalità diverse: in un’unica soluzione, oppure a rate. Qualora la scelta cadesse nella prima opzione la data di riferimento ultima rimane quella del 16 marzo. Inoltre è anche possibile optare per l’opzione di differimento, ovvero pagando insieme alla scadenza per il versamento delle imposte sui redditi.

Per l’opzione che prevede la rateizzazione invece occorre specificare che queste devono avere la stessa cifra e quelle che verranno dopo, occorrerà versare lo 0,33% al mese a titolo di interesse fisso di rateizzazione.

Scadenza saldo IVA marzo 2022 come pagare e come rateizzare Tuttogratis.it

Scadenza saldo Iva Marzo 2022: come funziona

La prima rata andrà pagata quindi il 16 marzo, le rate centrali il 16 di tutti i mesi che vengono e l’ultima sarà il 16 novembre. Vediamo nello specifico come si procede e che alternative ci sono.

Saldo Iva con differimento: questa è un’altra alternativa per pagare il saldo Iva tramite il differimento. Si può fare versando la cifra dovuta entro il scadenza delle imposte sui redditi, ovvero il 30 giugno.
Qualora scegliessimo questa modalità basterà applicare alla cifra dovuta una maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse per tutti i mesi oppure  frazione di mese seguente al 16 marzo. Questa cifra verrà sommata alla parte del saldo Iva che non viene riportato con i crediti indicati nel modello F24.

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Modello F24

Il saldo Iva si può versare usando il modello F24, un tipo di versamento che deve essere effettuato nella modalità telematica, vediamo come funziona.
Usando questo modello occorre riportare all’interno della sezione “Erario” questi codici tributo: 6099 e 1668 per gli interessi rateali.

LEGGI ANCHE: Partita IVA agevolata: tutto quello che c’è da sapere

Per quanto riguarda la compilazione invece basterà: inserire il numero della rata usata per il versamento e il numero totale delle rate, oltre l’anno di riferimento, ovvero il 2021 e l’importo del saldo Iva dovuto.

Giulia Pettinari

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