Il ministro della Transizione Ecologica Cingolani ha firmato un nuovo decreto attuativo che fissa un tetto massimo per gli interventi del Superbonus del 110%.
Nei mesi precedenti avevano fatto molto discutere ed erano state fonte di preoccupazione, nonché di sconcerto, i costi che venivano preventivati o fatturati per interventi edilizi destinati a rientrare nel Superbonus del 110%. Questo perché moltissime imprese edilizie provvedevano a gonfiare sistematicamente le cifre richieste, ben sapendo che ai condomini poco importava di quanto veniva preventivato con la garanzia del Superbonus. Del resto, non stava a loro pagare. In realtà, non è esattamente così: lo stato si eroga il diritto di verificare che i prezzi dei lavori destinati ad essere risarciti con la quota del 110% non siano stati gonfiati. Nel caso riscontri questo illecito, può decidere di non erogare più il rimborso ed le persone che hanno approvato incautamente i preventivi potrebbero ritrovarsi ad affrontare un vecchio guaio.
Il governo, però, ha deciso di intervenire in maniera più decisa da questo punto di vista. Non vuole più aspettare di dover rigettare le richieste che vengono presentate, ma arginare il problema imponendo un tesso massimo di prezzi.
Il nuovo Decreto stabilisce quali siano i massimali per vari tipi di bonus. Non solo Superbonus, ma anche Ecobonus, SuperEcobonus, Bonus Casa e Bonus Facciate. Il decreto entrerà in vigore dopo 30 giorni dalla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
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Per quanto riguarda le cifre che sfiorano il tetto massimo previsto, solo per la parte che si pone al di sopra del limite non si applicherà il bonus fiscale.
Il Decreto Prezzi non è omni-comprensivo: sono esclusi l’IVA, i costi di posa dell’opera e gli oneri professionali.
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La nuova legge interviene solamente nel caso in cui si decide di usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito. Visto che in questi casi, si delega l’usufrutto della detrazione fiscale ad un altro soggetto, queste sono le situazioni in cui dei gonfiamenti di tariffe sono i più diffusi in assoluto.
In questi casi, si dovrà presentare un documento, l’asseverazione sulla congruità della spesa, che dovrà essere steso da un tecnico abilitato e dovrà essere conformi ai prezzi indicati nel decreto.
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