Sappiamo tutti quanto la qualità del nostro sonno incida sulla nostra quotidianità: parti dalla scelta nel materasso.
Dormire è uno dei gesti più naturali che abbiamo conservato, un’attività imprescindibile per la nostra salute fisica e mentale. Riposare poco oppure male può portare a delle vere e proprie conseguenze nella vita di tutti i giorni: a partire dalla produttività in ambito lavorativo, stanchezza generale e quindi aumentando il rischio di infortunarsi.
Una dormita ideale può essere determinata da diverse variabili con differenti gradi di rilevanza. L’umore, lo stile di vita, la nutrizione e l’ambiente in cui si vive. Ma non si ferma qui, la qualità del riposo notturno è influenzato anche da qualcosa di più pratico e visibile: il materasso.
Non bisogna sottovalutare l’importanza del materasso. Tendenzialmente quando ne cambiamo uno, il nostro corpo immediatamente si rende conto che qualcosa è cambiato, e ha bisogno di tempo per abituarsi. Ma attenzione, non bisogna confondere l’abitudine con la sensazione di comfort.
Ci svegliamo e non ci sentiamo completamente riposati? Questo è il primo campanello d’allarme che ci suggerisce un problema con la qualità del nostro sonno.
Devi sapere che ogni materasso ha le proprie caratteristiche, le quali potrebbero essere perfette per noi oppure dannose.
Un materasso molto rigido, ad esempio, potrebbe forzare la colonna ed alterare la sua forma, rischiando di far nasce dei problemi circolatori e dolori. Un materasso molto morbido invece, con l’assenza di sostegno potrebbe invece irrigidire la muscolatura.
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Un sondaggio che ha visto i pareri di diversi chirurghi ortopedici ha fatto emergere dei dati interessanti: il 95% reputa che il materasso abbia un ruolo fondamentale nella gestione della lombalgia, il 75% consiglia materassi che abbiano una media rigidità o che siano moderatamente rigidi.
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Una ricerca tedesca invece, svolta nel 2003, ha visto come protagonisti dei pazienti affetti da lombalgia cronica, i risultati hanno evidenziato, anche qui che i materassi di media rigidità hanno abbassato notevolmente i sintomi, rispetto agli altri modelli.
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