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Come donare il midollo osseo in Italia? Esistono purtroppo delle malattie gravi per cui è necessario il trapianto, e grazie alla generosità dei donatori è possibile compiere questa delicata operazione che spesso risulta essere vitale per il paziente. Fortunatamente per donare gli organi non è necessario essere sempre deceduti, ed esistono casi specifici, come appunto quello del midollo osseo, per cui lo si può fare in vita senza che il donatore veda pregiudicata la sua salute.
Cos’è il midollo osseo e perché donarlo
Il midollo osseo è un tessuto da cui hanno origine tutte le cellule del sangue, ovvero globuli rossi, globuli bianchi e piastrine, ed è situato nelle cavità delle ossa, in particolare nelle cosiddette ossa piatte, come il bacino, le costole o le vertebre. Non va dunque confuso con il midollo spinale, un errore piuttosto comune tra chi non è avvezzo agli studi anatomici sul corpo umano. Nel midollo osseo si trovano le cellule staminali, che sono totipotenti, ovvero in grado di riprodursi a grande velocità e a differenziarsi nelle varie linee cellulari del sangue. Avendo questa enorme capacità riproduttiva, benché siano scarse di numero, se anche vengono in parte prelevate mediante donazione sono in grado di replicarsi, senza dunque ingenerare conseguenze per la salute del donatore.
In quali casi viene donato il midollo osseo? Il trapianto è fondamentale per alcune malattie del sangue, come la leucemia nelle sue forme più aggressive, oppure per l’aplasia midollare, una malattia del midollo osseo che provoca la scomparsa della produzione delle cellule del sangue.
Chi può donare e come avviene il trapianto
Fino a non molti anni fa si riteneva che solo nell’ambito della ristretta cerchia familiare vi fosse la compatibilità tessutale che rendesse possibile il trapianto di midollo osseo. Ancora oggi la percentuale più elevata di compatibilità dai test genetici risulta essere quella tra fratelli, il 25 per cento di possibilità, mentre è assai raro tra non consanguinei. Tuttavia in tutto il mondo, Italia compresa, esistono oggi Registri Nazionali di potenziali donatori di midollo osseo, immense banche dati che rendono accessibile ad un singolo paziente una gamma di possibilità più ampia di donatori rispetto al passato.
Il trapianto di midollo osseo consiste nel sostituire un midollo malato o irreversibilmente danneggiato con un midollo osseo sano capace di rigenerare tutte le cellule del sangue. Il paziente viene prima sottoposto a chemioterapia o radioterapia, in modo da distruggere tutte le cellule midollari comprese ovviamente quelle malate, per poi sostituirle tramite endovena grazie al trapianto sostitutivo. Per quanto riguarda il donatore, il prelievo avviene mediante punture delle creste iliache, ovvero le ossa del bacino, in anestesia generale: il prelievo dura in genere poco più di un’ora, e la quantità di sangue midollare varia in rapporto al volume corporeo del ricevente, ma generalmente è compresa fra i 700 e i 1000 ml.
Il donatore viene tenuto sotto osservazione a scopo precauzionale per le successive 24 ore.
Il midollo sia del donatore che del paziente si ricostruisce nell’arco di due settimane circa: chi ha ricevuto il trapianto viene tenuto sotto osservazione dei medici per verificare l’esito positivo della donazione, mentre il donatore ritorna normalmente alla sua condizione iniziale, senza dover assumere farmaci né prima né dopo la donazione. I medici ritengono comunque opportuna per il donatore una settimana di riposo dalle consuete attività.
Come si diventa donatori compatibili
Per diventare donatori di midollo per prima cosa bisogna sottoporsi ad un normale prelievo di sangue che è completamente a carico del Servizio Sanitario, e firmare l’adesione al registro. Non è necessaria prescrizione medica, basta la tessera sanitaria, e i lavoratori dipendenti possono richiedere il rilascio di certificazione attestante il prelievo eseguito. Una volta effettuato il prelievo, i risultati dell’analisi vengono inseriti in un Registro Nazionale computerizzato che raccoglie i dati provenienti da tutta Italia, ed è in collegamento con altri centri di raccolta a livello internazionale: se viene riscontrata la compatibilità con un paziente in lista di attesa, il donatore viene richiamato dal Centro dove aveva eseguito il primo prelievo per eseguire ulteriori esami a conferma della compatibilità, e in caso di nuovo esito positivo il donatore sarà richiamato ad effettuare il prelievo di midollo osseo nel Centro più vicino alla sua città. Importante è che il donatore comunichi cambi di indirizzo per poter essere sempre rintracciabile. Il donatore infine ha il diritto in qualsiasi momento di poter ritirare il suo consenso, sebbene sia implicito che prima dell’adesione al Registro abbia in qualche modo valutato l’importanza morale della sua nobile azione.
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